Table Of ContentElenco delle figureiii Colophonxix Capitolo 1: La villa romana di Punta Eolo. Il settore residenziale - Barbara Maurina Capitolo 2: Rivestimenti degli ambienti dell'ala sud ("area F") - Barbara Maurina Capitolo 3: Rivestimenti degli ambienti dell'ala ovest ("area C") - Mariette de Vos e Barbara Maurina Capitolo 4: Frammenti di intonaco di provenienza incerta - Barbara Maurina Capitolo 5: Frammenti di intonaco dipinto non più reperibili - Barbara Maurina Capitolo 6: Osservazioni conclusive - Mariette de Vos e Barbara Maurina Bibliografia
SynopsisThe Roman villa of Punta Eolo is a large 'pavilion villa' on the northern promontory of the island of Ventotene. A large number of fragmentary frescoes, stuccoes, pavement revetments and Campana reliefs were brought to light in the residential area of the Villa during the archaeological excavations by G.M. De Rossi in the years 1990-2005., The Roman villa of Punta Eolo is a large 'pavilion villa' on the northern promontory of the island of Ventotene. It extends into the sea for about 300 m in length and 100 m in width, and covers an area of three hectares which surrounded a small harbour. Originally conceived as an otium villa, from 2 BC to 3 AD it became the place of exile of Iulia Maior, the daughter of the emperor Augustus, who had been sentenced for adultery. In the following decades the villa continued to be used as an imperial 'prison' for four female members of the imperial family. A large number of fragmentary frescoes, stuccoes, pavement revetments and Campana reliefs were brought to light in the residential area of the Villa during the archaeological excavations by G.M. De Rossi in the years 1990-2005. The present study is the outcome of a long and patient work of documentation and analysis of this material., La villa romana di Punta Eolo e una "villa a padiglioni" situata all'estremita nord di Ventotene, dove si protende nel mare per circa 300 m di lunghezza e 100 m di larghezza, sviluppandosi per oltre tre ettari attorno a uno scalo portuale. La residenza, originariamente concepita come villa d' otium , fu la sede coatta di Giulia maggiore, figlia dell'imperatore Augusto, dopo la condanna per adulterio e la relegatio ad insulam nel 2 a.C. Nel I secolo d.C. la villa continuo a svolgere la funzione di luogo di reclusione per condannate di status imperiale. Gli scavi archeologici del complesso, coordinati da G.M. De Rossi negli anni 1990-2005, restituirono una grande quantita di frammenti di affreschi, stucchi, lastre Campana e rivestimenti pavimentali. Il presente libro e il risultato di un lungo lavoro di documentazione e analisi dei reperti messi in luce nel settore residenziale della villa.